Milano, 15 ottobre 2019 – Ampliare l’offerta di case per giovani e, insieme, proporre la creazione di reti di solidarietà sociale nei quartieri, soprattutto quelli popolari, per sostenere un nuovo modello dell’abitare urbano, non solo a Milano, ma in tutta l’area della Città Metropolitana. Questi i capisaldi del progetto Milano 2035, co-finanziato da Fondazione Cariplo attraverso il bando “Welfare in Azione” e dagli enti partner, una ricca rete di enti del Terzo Settore, insieme a Università Bicocca e Politecnico di Milano, Comune di Cinisello Balsamo e con la Fondazione Dar Cesare Scarponi Onlus come capofila.
Milano 2035 prevede tre tipologie di offerta abitativa per i giovani, italiani e stranieri:
offerta diretta di abitare collaborativo gestite direttamente dai soggetti della rete: 600 ragazzi troveranno all’alloggio nel trienni nei quartieri popolari, compresi caseggiati di edilizia sociale di proprietà sia comunale sia Aler;
coabitazione intergenerazionale all’interno del sistema “Prendi in Casa”: 355 posti letto; mobilitazione di piccoli e grandi proprietari immobiliari: la rete di Milano 2035 lavora già da tempo per coinvolgere i privati disponibili a partecipare a questa sfida, mettendo a disposizione i loro immobili ed appartamenti, proponendo un nuovo modello di assegnazione dei posti letto ai giovani con un canone concordato grazie a contributi pubblici a fondo perduto e a titolo di garanzia.
Il progetto prevede un investimento triennale di 1.736.000 euro, di cui 990 mila euro da Fondazione Cariplo e 120 mila euro provenienti dall’attività di fundraising, ovvero donazioni di cittadini e imprese, alcune delle quali interessate a rispondere al bisogno abitativo anche dei propri dipendenti. I restanti 616.000 euro sono investiti dalle organizzazioni no-profit partner del progetto. A questo investimento devono essere sommati gli investimenti dei soggetti della rete: istituzioni, enti no profit e imprese che sono disponibili a destinare attenzione e risorse in questa direzione. Per esempio verrà istituito il fondo di 100 mila euro per incrementare gli affitti transitori a canone concordato per giovani nella fascia 20-35 in condizioni di fragilità economica, gestito dall’Agenzia sociale per la locazione Milano Abitare, convenzionata con il Comune di Milano.
Da pochi giorni è online il nuovo sito di Milano2035.it che è strutturato a partire dall’interazione con tre piattaforme già attive:
Nell’ambito del progetto Milano 2035 è prevista l’apertura di una rete di punti di informazione sul territorio, i cosiddetti Touch Point, spazi di orientamento e promozione della cultura dell’abitare collaborativo, dove reperire informazioni sui servizi innovativi di Milano 2035. Il primo Touch Point a Milano sarà inaugurato lunedì 21 ottobre, dalle ore 16 alle ore 19, al quartiere San Siro, in via Giacinto Gigante (di fronte al n. 5) presso lo spazio Off Campus del Politecnico di Milano. A Cinisello Balsamo apre mercoledì 16 ottobre il nuovo Touch Point, in via Carlo Martinelli 23, presso “Cofò. Spazi e saperi condivisi”, uno spazio di aggregazione e coworking, dove sarà possibile prendere appuntamento per un colloquio individuale.
Ora Milano 2035 può iniziare a muovere i primi passi con l’obiettivo di mettere a sistema tutti i progetti dedicati al target e costruire una città più solidale, a partire dalla dimensione abitativa come leva per lo sviluppo di un nuovo welfare territoriale.
Il Comune di Milano, che sostiene il progetto attivamente, ha già messo a disposizione una prima tranche di appartamenti dello stabile di recente costruzione di via Carbonia 3, a Quarto Oggiaro, in una zona di case popolari comunali gestite da MM: un edificio con un ampio locale comune e 48 alloggi che con il nuovo anno saranno assegnati con bando pubblico dalla Cooperativa Dar Casa: 32 appartamenti saranno destinati all’emergenza abitativa, 16 monolocali a studenti e giovani lavoratori. Si tratta di alloggi da circa 40 metri quadrati, distribuiti sui tre piani, che verranno affittati a canone calmierato a ragazzi disposti a svolgere attività di animazione e coesione sociale per la loro comunità di inquilini, nello spirito fondante del progetto Milano 2035. Dall’organizzazione della cena comune all’aiuto allo studio per i più piccoli, dalle attività di animazione sociale ai progetti partecipati, le attività richieste sono le più varie, semplici ma importanti per la costruzione di una città più inclusiva, solidale, più attenta ai bisogni delle persone per lo sviluppo di un nuovo sistema del vivere cittadino.
“Nei prossimi mesi – interviene l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – continueremo a concentrare i nostri sforzi e a orientare le nostre scelte abitative verso questo target, studenti e giovani lavoratori che hanno bisogno di case in affitto ad un canone accessibile. Alla dimensione urbana, per essere tale e per non perdere punti in termini di dinamismo ed elasticità, serve una maggiore disponibilità di affitto, a disposizione soprattutto dei cittadini più giovani. La restituzione alla comunità attraverso piccole attività sociali arricchisce ulteriormente i quartieri, rendendoli anche più sicuri e più belli da vivere. Anche in questo modo costruiamo concretamente il futuro della città: rendendo possibile abitare Milano per le persone e le famiglie più giovani, riequilibrando dal punto di vista demografico un trend che ci ha portato a diventare una delle città europee con il maggior numero di anziani residenti”.
“Il progetto Milano 2035 – dichiara Sara Travaglini, segretario generale della Fondazione DAR Cesare Scarponi Onlus – rappresenta la prima importante risposta cittadina per risolvere il problema della casa per i giovani. Come tutti sanno, oggi i giovani hanno lavori precari, spesso mal retribuiti. Per contro, gli affitti di appartamenti e stanze sono molto cari, non sono alla portata di tutti: i prezzi milanesi sono i più alti del Paese, al pari delle più ricche capitali europee. Non c’è proporzione tra gli stipendi e il costo della casa a Milano, soprattutto per i più giovani. Un grave problema, noto a tutti, che finora non è mai stato considerato prioritario. Grazie alla sensibile lungimiranza di Fondazione Cariplo, 32 soggetti pubblici e privati si sono messi attorno ad un tavolo per giocare una partita determinante per il futuro di Milano, Milano 2035 offre soluzioni abitative accessibili ai giovani rendendo i nostri quartieri più accoglienti e solidali, luoghi nei quali tutti possano vivere bene”.
Il nuovo approccio abitativo di Milano 2035 è già in fase di consolidata sperimentazione in alcune realtà del territorio: Foyer di Cenni è un progetto promosso dalla Fondazione DAR Cesare Scarponi Onlus, che ospita 27 giovani, dai 18 ai 30 anni, che vivono un’esperienza di condivisione molto innovativa al cui centro sta la possibilità di mettersi alla prova con dei coetanei e di arricchirsi a vicenda attraverso lo scambio e il confronto con il gruppo. Il foyer è un modello di residenza, diffuso a livello internazionale ed europeo, che offre ai giovani una soluzione abitativa temporanea, in condivisione e a un costo sostenibile. I foyer si rivolgono a lavoratori, giovani in cerca di occupazione e studenti-lavoratori e propongono un servizio di accoglienza abitativa temporanea, accompagnamento e formazione.
Zumbini 6 è un pensionato studentesco, gestito da cooperativa La Cordata, che offre 16 posti letto per giovani in cerca di un luogo di residenza dove sperimentare la vita autonoma. La formula per lo “studente consapevole” richiede di dedicare alcune ore settimanali per dar vita a momenti di scambio tra gli ospiti della struttura (lavoratori, turisti, mamme con bambini) in un clima di condivisione, grazie alle proprie competenze conoscenze e attitudini personali. Tra le attività proposte c’è la stesura della bacheca eventi, l’organizzazione degli “Aperi6”, la cura dell’angolo dello scambio vestiti e bookcrossing.
Residence Brodolini 24 è una struttura ricettiva a Cinisello Balsamo, in via Giacomo Brodolini 24, gestito dalla cooperativa La Cordata, che offre 48 posti letti in stanze singole, doppie e triple per soggiorni giornalieri e mensili. Inoltre, offre 3 appartamenti per giovani tra i 18 e i 35 anni per che vogliano sperimentarsi nella vita autonoma ad un costo molto competitivo in cambio di un ruolo attivo e nella proposizione di attività che siano da collante per tutti gli abitanti di Brodolini: lavoratori temporanei, studenti, abitanti del territorio con fragilità temporanea. Lo spazio del residence facilità l’incontro grazie ai suoi spazi: l’orto collettivo, la sala ristoro, la cucina.
Residenza Collettiva Pero è una struttura composta di sei camere, che ospita nel complesso 13 persone, soggetti privati o inseriti in un percorso di accompagnamento all’autonomia abitativa, dove si creano opportunità di incontro stimolanti e innovative grazie alla presenza delle aree comuni: due cucine, un ampio soggiorno, una biblioteca condivisa ed un giardino ad uso esclusivo. Gli abitanti vengono accompagnati in maniera leggera dagli operatori della cooperativa La Cordata nell’organizzazione di attività comunitarie quali cene, feste e la cura del giardino. Si trova in via Cesare Battisti 21 a Pero.
Prendi in Casa è un progetto di coabitazione intergenerazionale avviato da Meglio Milano nel 2004 per far incontrare le esigenze di anziani autonomi che vivono soli e giovani in cerca di alloggio per un periodo medio lungo (4-10 mesi, con possibilità di rinnovo annuale) a un prezzo accessibile. La convivenza non prevede obblighi di assistenza ma solidarietà reciproca: i giovani si rendono disponibili per piccoli aiuti e compagnia e gli anziani sono un punto di riferimento in città. Le convivenze avviate sono oltre 650 dall’inizio del progetto e 30 in quest’anno: gli anziani che aderiscono al progetto sono distribuiti in tutti i quartieri di Milano e in alcuni Comuni della Città Metropolitana.
Ospitalità Solidale è un progetto promosso dal Comune di Milano e realizzato da Dar Casa con ARCI Milano e Comunità Progetto, che prevede il recupero di monolocali “sottosoglia” (inferiori a 30 metri quadrati) nei quartieri popolari di Niguarda e Ponti da destinare a giovani lavoratori precari o studenti. I giovani in cambio di un alloggio ad affitto calmierato si impegnano a realizzare in quartiere attività sociali (pranzi solidali, corsi di italiano, doposcuola), svolti in spazi ad uso diverso ristrutturati e animati grazie al progetto.
Da giovedì 17 al 22 ottobre Milano 2035 si presenta alla città con una serie di iniziative, diffuse sul territorio, nei quartieri di Quarto Oggiaro, Gallaratese, Niguarda, San Siro. Milano 2035 è un progetto che sviluppa un nuovo sistema di accoglienza in ambito abitativo rivolto ai giovani, che accanto all’offerta di case a prezzi calmierati, propone percorsi di cittadinanza attiva per creare reti di solidarietà sociale nei quartieri.
Il calendario delle iniziative
Giovedì 17 ottobre, dalle ore 9 alle 13, presso la Triennale di Milano, via Emilio Alemagna 6, si tiene il convegno “Il gestore immobiliare sociale: una nuova prospettiva di gestione del patrimonio abitativo”, promosso da Fondazione Cassoni. Approfondendo la figura del gestore sociale immobiliare in Italia e in Europa, durante il convegno vengono approfonditi i rapporti tra il gestore sociale e gli utenti, facendo riferimento ad alcune esperienze realizzate a Milano nei quartieri di Gorla e Barona. Infine, si svolge una tavola rotonda dedicata ai nuovi modelli dell’abitare, sui bisogni emergenti e gli scenari futuri.
Sabato 19 ottobre, dalle 15 alle 17 presso Residenza Newton, in via Borsa 25, al quartiere Gallaratese, il Politecnico di Milano organizza la festa di accoglienza per gli studenti: attività ludiche, organizzate dalla Cooperativa Sociale Tuttinsieme, interviste a studenti e a realtà locali a cura di Shareradio, un micro laboratorio artistico curato da Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco, attività di mappatura del quartiere, a cura del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani.
Venerdì 18 ottobre, nell’ambito dei seminari “Abitare le fratture”, dalle ore 14.30 alle 17, presso Legacoop Lombardia, in viale Jenner 17, si svolge l’incontro “Costruire la partecipazione della base sociale: esperienze e modelli” a cui intervengono Matteo Villa, professore in Sociologia economica all’Università di Pisa, e Marta Bonetti, dottore di ricerca in Storia e Sociologia.
Sabato 19 ottobre, dalle ore 16, presso la residenza di Ospitalità solidale, in via Demonte 8, viene esposta la mostra fotografica “I volti di Ospitalità Solidale” realizzata da Eleonora Tinti, fotografa e abitante della residenza, che ritrae i giovani ospiti negli appartamenti nel quartiere di Niguarda. Ospitalità solidale è un progetto promosso dal Comune di Milano e realizzato da Dar Casa con Arci Milano e Comunità Progetto, che ha l’obiettivo di recuperare gli alloggi cosiddetti “sottosoglia”, ossia i monolocali sotto i 30 mq, nei quartieri di case popolari (Niguarda e Ponti) destinandoli a giovani lavoratori precari o studenti. I ragazzi in cambio di un alloggio ad affitto calmierato realizzano attività sociali, come pranzi solidali, corsi di italiano, doposcuola, che vengono svolti in spazi comuni. Alle ore 17.30 si svolge il giro negli appartamenti di via Demonte e la presentazione del progetto di Ospitalità Solidale. Segue alle ore 18 un aperitivo per tutti.
Sabato 19 ottobre, presso Foyer di Cenni di Cambiamento, in via Giuseppe Gabetti 15, alle ore 19.30, si svolge “Foyerismi”, una cena itinerante presso gli appartamenti della residenza. Dall’aperitivo al dolce un viaggio appetitoso e conviviale per conoscere i giovani abitanti e conoscere l’intervento del Foyer di Cenni di Cambiamento, progettato in collaborazione con Fondazione Housing Sociale, gestito dalla cooperativa Dar Casa, per chi cerca una casa in condivisione a costi accessibili e vuole sperimentarsi in un percorso di scambio e coabitazione. 27 posti letto in cinque appartamenti, vicini ma indipendenti, con diversi spazi comuni. I ragazzi sono coinvolti in momenti laboratoriali per prendere decisioni condivise in merito ai temi di convivenza, uso degli spazi e aspetti di gestione del progetto.
Lunedì 21 ottobre, dalle ore 16 alle ore 19, al quartiere San Siro, in via Giacinto Gigante (di fronte al n. 5) presso lo spazio Off Campus del Politecnico di Milano, Milano 2035 si presenta ai cittadini con l’inaugurazione del primo Touch Point, un luogo di orientamento e promozione della cultura dell’abitare collaborativo, uno spazio fisico dove reperire informazioni sui servizi innovativi di Milano 2035: l’offerta abitativa della piattaforma CercoAlloggio e dei partner del progetto, le possibilità di arredare casa tramite il sito online CeloCelo e le occasioni di volontariato offerte da CSV Milano. Il Touch Point, gestito dalla cooperativa La Cordata, è un luogo di riferimento per il quartiere e la città, nonché uno strumento di promozione di risorse e connessioni territoriali, che sarà aperto tutti i lunedì, dalle 14.30 alle 17.30.
Fondazione Cariplo è impegnata nel sostegno e nella promozione di progetti di utilità sociale legati al settore dell’arte e cultura, dell’ambiente, dei servizi alla persona e della ricerca scientifica. Ogni anno vengono realizzati più di 1000 progetti per un valore di circa 150 milioni di euro a stagione. Non un semplice mecenate, ma il motore di idee. Ulteriori informazioni sul sito www.fondazionecariplo.it. Fondazione ha promosso il Programma Welfare in azione con il lancio di 4 bandi (2014-2015-2016-2017), deliberando 37 progetti per un totale di 36.5 milioni di euro di contributo (352 organizzazioni pubbliche e di privato sociale coinvolte come partner, quasi 1.500 enti coinvolti nelle reti). La sfida di Fondazione Cariplo è quella di sperimentare in questi anni nuove e sostenibili forme di welfare locale per rispondere in modo più efficace ed efficiente ai bisogni sociali esistenti ed emergenti delle comunità locali.
Partner aderenti al progetto: Fondazione Dar Cesare Scarponi Onlus (ente capofila), Cooperativa La Cordata, Università Bicocca, Politecnico di Milano, Comune di Cinisello Balsamo, MeglioMilano, Ciessevi Milano, Acli Milano, Fondazione Cassoni, Fondazione San Carlo, Associazione Housing Lab, Officina dell’Abitare, Coop Tuttinsieme, Coop Genera Onlus.
Enti aderenti alla rete: Regione Lombardia, Comune di Milano, Municipio 8, Comune di Novate Milanese, Fondazione Housing Sociale, Coop Dar Casa, Legacoop Lombardia – Dipartimento Housing, , Consorzio Cooperative Lavoratori, Cooperativa La Benefica, Cooperativa Uniabita, Cooperativa Ferruccio Degradi, Rent Hub Srl, Cooperativa Delta Ecopolis, Associazione Non Riservato, Fondazione Welfare Ambrosiano, Refugees Welcome, Fondazione CondiVivere, Cooperativa Arimo, Sercop.
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